#ridethechange: In viaggio con una Load fino alla Conferenza sul cambiamento climatico delle ONU
05.11.2021 | People & Society
Sfidando pioggia, alluvioni e ogni avversità, Craig Boggon ha percorso l’intera distanza da Londra a Glasgow su una cargo bike. Partecipando alla campagna #ridethechange, ha voluto dimostrare ai politici presenti alla Conferenza sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite a chiunque altro le infinite possibilità offerte dalla bicicletta.
Craig, hai appena percorso su una cargo bike l’intero tragitto da Londra a Glasgow, immagino che ti sia bagnato fino al midollo più di una volta ...
Sì, al nord, è piovuto ininterrottamente per tre giorni. Nella zona delle Lowlands scozzesi sono addirittura incappato un’alluvione!
Quanto ci hai messo a compiere l’intero viaggio?
Ci sono voluti otto giorni per una distanza totale di circa 815 km; sommandoi tragitti compiuti per andare a trovare le persone che ho incontrato per strada e trovare da dormire sono quasi 900 km.
Facevi parte di un gruppo di circa 175 ciclisti che sotto la bandiera della campagna #ridethechange si sono recati alla Conferenza sul cambiamento climatico COP26. Qual era l’idea alla base di questo viaggio?
Era nostra intenzione far conoscere i numerosi aspetti positivi derivanti da un’azione a favore del clima al fine di evitare ulteriori catastrofi. Ci siamo uniti alle associazioni "Possible" e "Do Nation" che promuovono l’idea delle metropoli car-free e l’utilizzo delle biciclette come mezzo per cambiare la società e favorire il benessere fisico e mentale delle persone. Abbiamo voluto impegnarci insieme a tutti coloro che hanno partecipato all’iniziativa per incoraggiare le loro reti sociali a fare piccoli cambiamenti nella vita quotidiana, ad esempio lasciando l’auto a casa a prendere la bici.
Dove hai trascorso la notte?
Nel portabagagli avevo tutta l'attrezzatura da campeggio. Ma la pioggia e la voglia di tenere i piedi all’asciutto quando al nord le temperature hanno iniziato a diminuire, mi hanno portato a cercare il calore di un tetto sulla testa e di un termosifone.
Chi hai incontrato lungo la strada?
Prima di questo viaggio, organizzavo incontri con aziende di cargo bike e privati per testimoniare tutte le possibilità offerte dalle bici a livello logistico, lavorativo e quotidiano, ad esempio scegliendo di portare i bambini a scuola in bici anziché in auto. Molte persone mi hanno aiutato a trovare un posto per la notte: questa community è piccola e molto disponibile.
Molti dei tuoi compagni di viaggio hanno usato delle bici da strada, perché hai scelto una cargo bike?
Sfortunatamente le cargo bike non sono molto comuni nel Regno Unito. La Newcastle upon Tyne NHS Trust per cui lavoro ha iniziato ad utilizzare le cargo bike elettriche per trasportare campioni da un laboratorio all’altro e per consegnare farmaci a domicilio. Mi aveva colpito il fatto che non ci fossero altre cargo bike in città e volevo far vedere alle famiglie e alle attività commerciali quante cose può fare una cargo bike!
Mi puoi dire qualcosa della tua bici?
Era una Load 75 di Riese & Müller che ho preso in prestito da ”Ride Electric“. Era equipaggiata con motore Bosch Cargo Line, doppie batterie, sospensioni integrali, cambio NuVinci, fari anteriori e posteriori Supernova e luci sui freni (che hanno avuto grande successo!).
Hai avuto problemi tecnici lungo la strada?
La Load non mi ha minimamente deluso. Mi è piaciuta da ogni punto di vista, è una bici fantastica. Ha superato di gran lunga l’accessibilità delle cargo bike e le sospensioni integrali hanno consentito di affrontare facilmente anche il fuoristrada! Non ero minimamente preoccupato della capacità e della durata dei componenti! Un piccolo dettaglio da migliorare sarebbero i portabottiglie, per poter bere mentre si pedala.
Quali sono state le tue più grandi sfide per strada?
In alcuni percorsi ho trovato grandi gradini e ho dovuto improvvisare delle rampe, oppure i passaggi stretti: i nemici giurati per chi usa le cargo bike o le bici adattate! Dovevo aggirare l’ostacolo o chiedere ai colleghi di aiutarmi a sollevare la bici.
E della ricarica della batteria, cosa mi dici?
Molti pensavano che le batterie sarebbero state il vero problema, ma non è stato assolutamente così! Ho percorso 175-190 km in modalità Eco. Sono passato alla modalità Tour e Sport su alcune colline (specialmente in Cumbria e nei pressi di Glasgow) e ho dovuto ricaricare le batterie soltanto la sera, smontandole dalla bici.
I leader mondiali si sono incontrati alla Conferenza sul clima di Glasgow per parlare di cambiamento climatico. Quale messaggio vuoi rivolgere loro?
Li invito a prendere questa crisi seriamente come hanno fatto con il COVID-19. Li invito a non misurare una nazione in base al PIL, ma in base al suo stato di benessere e salute. Un’iniziativa parallela (#ridefortheirlives) prevedeva la consegna di una petizione da parte dell’OMS e di 45 milioni di operatori sanitari per sottolineare come il clima e la salute siano due crisi correlate tra loro! Il Regno Unito non sta assumendo un ruolo leader in questo senso e continua a seguire la via del petrolio e del gas. Di recente, i costi dei voli nazionali sono stati abbassati riducendo le tasse al posto di sostenere l’infrastruttura ferroviaria. Caricare una bici di qualsiasi taglia e forma su un treno è una vera lotta!
E qual è il messaggio che rivolgi alle persone? Cosa possono fare nelle loro vite quotidiane?
Direi alle persone che, per quanto riguarda la loro quotidianità, sono le cose semplici quelle che contano: andare in bici anziché in auto, optare per le community di car sharing, coltivare il proprio cibo, mangiare prodotti di stagione, ridurre il consumo di carne, guardare con attenzione agli investimenti e scegliere banche e piani pensionistici cooperativi ed etici. E ancora incoraggiare i consigli comunali e le comunità locali a lavorare per ridurre il proprio impatto sul clima.
Sei anche un atleta di triathlon e un fisioterapista accreditato NHS, quali sono i vantaggi della bicicletta sulla salute?
Oh, I 100% love it! Andare in bicicletta ha chiari vantaggi fisici per la salute cardiovascolare e delle vie respiratorie, ma anche i vantaggi sociali e mentali sono sorprendenti e spesso trascurati. Mi piace sempre chiedere: “Quante volte capita a chi viaggia in auto di abbassare il finestrino e parlare con l’autista dell’auto accanto ai semafori?” Quando sono in bicicletta, io parlo e comunico regolarmente con loro. Andare in bici consente anche alle persone che non hanno mai imparato a guidare di muoversi in libertà.